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Sviluppo Prodotto High Tech – Parte 2

La scomposizione strutturata del backlog nello Sviluppo Prodotto High Tech è fondamentale per gestire una approccio adattativo di breve termine con un approccio di sviluppo di medio e lungo termine tipico proprio dei prodotti high tech.

Le logiche iterative e incrementali sono efficaci nei laboratori di sviluppo hardware.

La cooperazione fra le persone di profilo tecnico assume nuove modalità superando le barriere dei domini di competenza.

Questo è il racconto di quanto fatto in una azienda high tech che sviluppa apparecchiature radar. 

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Nel precedente articolo abbiamo parlato delle criticità dello sviluppo dei prodotti high tech  e di come l’approccio agile abiliti il concurrent engineering.

In questo articolo parliamo invece della pianificazione adattiva necessaria per lo sviluppo dei prodotti high tech, in particolare quando si esplorano nuove soluzioni tecniche.

La pianificazione adattiva di medio e lungo termine di un prodotto

La pianificazione agile è flessibile e per questo si adatta a quanto emerge ad ogni passo dallo sviluppo.

Occorre però ricordare che un prodotto high tech ha normalmente lunghi tempi di sviluppo, che superano la visibilità dei 6-8 passi di uno sviluppo agile.

Per gestire questi lunghi tempi di sviluppo è indispensabile strutturare il backlog scomponendo il prodotto in elementi di macro livello. Un’architettura modulare di prodotto è sicuramente funzionale alla sua scomposizione.

Lo sviluppo per release nato nel software si adatta molto bene allo sviluppo di prodotti fisici come quelli high tech.

Ciascuna relase ha un intervallo temporale di alcuni mesi e contiene, in una prima fase, gli elementi di macro livello che verranno sviluppati al momento opportuno all’interno della release stessa.

Definite le release il passo successivo consiste nel distribuire questi elementi di macro livello o macro-deliverable all’interno delle varie release.

All’interno della release in sviluppo questi elementi di macro livello (epiche o feature) vanno scomposti in storie che costituiscono i deliverable che il team sviluppa ad ogni passo.

Un adeguato piano delle milestone è altrettanto necessario per comunicare con gli stakeholder di alto livello.

Le milestone sono sicuramente quelle che separano le release, alle quali si aggiungono altri appuntamenti importanti contenuti all’interno della release.

Al termine di ogni release il team ridiscute gli argomenti di macro livello e se necessario ne modifica in modo adattivo la loro distribuzione nelle release successive.

La scomposizione in team del backlog di un prodotto high tech

La scomposizione del prodotto e la conseguente strutturazione del backlog è un’attività molto impegnativa per il PO e per il tram.

Ho visto i PO al lavoro con i team in questa azienda di Roma che sviluppa radar high tech, e la loro competenza tecnica ha reso molto naturale l’identificazione degli elementi di primo livello che costituiscono il prodotto.

Altrettanto naturale è stata la loro distribuzione nel tempo, secondo logiche di priorità di sviluppo. Lo sviluppo di alcuni elementi consente di definire con maggior precisione altri che è opportuno sviluppare in un secondo momento.

Molto più difficile è stata invece la stima del lavoro necessario per sviluppare di questi macro argomenti. 

E’ infatti necessario stimare il contenuto di lavoro di tutti i macro argomenti al fine di avere una indicazione del valore consegnato nel tempo dal team di sviluppo. 

La stima del contenuto di lavoro è una competenza che i team di sviluppo devono ancora acquisire pienamente.

Un prodotto high tech nei laboratori e la pianificazione adattiva per il suo sviluppo

Lo sviluppo di prodotti high tech richiede molte attività di laboratorio seguite da correzioni del percorso in funzione di quanto emerge.

L’approccio agile è particolarmente adatto a queste attività di sviluppo e una modalità visuale di gestione con i flash meeting è risultata particolarmente funzionale.

Con i tabelloni dei flash meeting, che prendono ispirazione dallo story mapping, i team di laboratorio scompongono i macro argomenti da sviluppare in microattività da sviluppare all’interno della settimana.

E’ stato un vero successo per i team di troubleshooting che hanno potuto così pianificare le indagini necessarie per trovare i malfunzionamenti imprevisti di una parte del prodotto.

In maniera altrettanto efficace i team di montaggio e test del prodotto hanno potuto pianificare anche il supporto di reparti esterni al team di sviluppo, i cui servizi sono indispensabili per completare il prodotto stesso.

Per la parte di laboratorio, abbiamo visto che l’impiego di post-it su tabelloni cartacei è molto efficace e immediato rispetto all’impiego di strumenti software.

La scomposizione del lavoro, e la pianificazione adattiva in funzione di quanto emerge, spinge il team ad una forte cooperazione, portando i tecnici ad uscire dal proprio dominio.

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