Il tema di questa newsletter è la scomponibilità del prodotto, che è una caratteristica fondamentale per abilitare lo sviluppo evolutivo dei prodotti fisici.
Il prodotto monolitico richiede infatti un suo ripensamento completo, ogni volta che lo si vuol far evolvere.
Con il termine scomponibilità mi riferisco principalmente all’architettura del prodotto, in termini di modularità.

Per moduli intendo sottosistemi o elementi del prodotto che possono essere combinati fra di loro per configurarlo in base alle richieste dal cliente.
Un’estensione dell’architettura modulare è il prodotto piattaforma che esalta queste caratteristiche perché oltre ad essere un insieme di moduli integrabili fra loro, costituisce la base per lo sviluppo di una grande quantità di elementi del prodotto.
Un’architettura modulare consente lo sviluppo incrementale del prodotto, attraverso lo sviluppo separato di un singolo modulo, che può integrarsi con i rimanenti o sostituirsi ad uno esistente.
In questo modo il prodotto può uscire con funzionalità minimali e venire successivamente aggiornato con funzionalità crescenti.
Quando è possibile è opportuno sviluppare moduli trasversali ai diversi prodotti.
Sto pensando al settore dei macchinari industriali, dove alcuni elementi funzionali di un prodotto, come un elettromandrino, un caricatore o altro, possono essere pensati comuni a più prodotti.
La modularità non esprime fino in fondo il concetto di scomponibilità del prodotto.
Sto pensando infatti ad elementi che, da soli, non costituiscono una funzione del prodotto stesso.
Nella mia esperienza aziendale mi sto riferendo ad esempio alle unità IoT necessarie per rendere le macchine industriali compatibili con il paradigma dell’industria 4.0.
Un altro esempio possono essere le soluzioni tecniche come l’isolamento termico, o i sistemi di smorzamento delle vibrazioni che possiamo ritrovare distribuite in molti dei moduli che costituiscono il prodotto.
Mi piace chiamare questi elementi del prodotto mattoni tecnologici.
Molti di questi mattoni tecnologici possono avere a che fare con nuove tecnologie, non possedute dall’azienda, e il loro sviluppo è una vera a propria attività di ricerca applicata.
Questo approccio è estremamente vantaggioso perché consente di identificare gli elementi di maggior complessità di sviluppo da quelli più facili da realizzare.
Lo sviluppo di un singolo mattone tecnologico o di un singolo modulo possono rappresentare una sfida ben più alta della realizzazione del prodotto finale, come integrazione elementi già sviluppati.
Moduli e mattoni tecnologici consentono lo sviluppo organico del prodotto con più team paralleli, dando vita a forme di sviluppo scalare (scaling) simili a quelle dello sviluppo di grandi prodotti software
L’ architettura modulare consente inoltre all’azienda di introdurre sul mercato elementi innovativi di prodotto in modo incrementale.
In questo modo l’azienda ha un feedback su le innovazioni introdotte e può correggere il tiro sugli sviluppi successivi.
Nel contempo consente all’azienda di presentare in modo continuativo innovazioni reali, al posto della più banale cosmesi di un prodotto esistente.
Questa scomponibilità del prodotto favorisce inoltre la transizione ecologica, attraverso la sostituzione graduale di elementi con altri aventi minore impatto ambientale.
In questo senso, un esempio che ho vissuto con i miei team, è l’impiego sempre più diffuso di attuatori elettrici ad alto rendimento, in sostituzione di altri tipi di attuatori tradizionali, molto meno efficienti o che hanno un alto impatto durante il loro ciclo di vita.
La scomponibilità del prodotto quindi è particolarmente efficace per abilitare lo sviluppo agile, per rilasci successivi, di un prodotto fisico.
Questo rende lo sviluppo dei prodotti hardware più vicino al processo di sviluppo dei prodotti software, introdotti nel mercato con release che si succedono una dopo l’altra.
La differenza, rispetto al software, è in questo caso l’onerosità o l’insostenibilità dell’ aggiornamento dei prodotti esistenti, già installati o già consegnati a clienti.
Si tratterà prevalentemente di aggiornamento a pagamento di prodotti esistenti, o di nuove proposte di prodotto.