Alcune considerazioni sul Project Management e la gestione Agile con informazioni su queste due tematiche fondamentali nell’ambito della gestione dei progetti di prodotto.
Project Management 2.0 (PM 2.0)
In questo post vorrei fare una breve riflessione sugli strumenti di Project Management 2.0 (PM 2.0) che utilizzo come supporto ad un progetto di sviluppo di un prodotto fisico in modalità agile: il project management 2.0
Penso che si possa definire “equilibrato” un progetto con almeno 3 fondamenta solide:
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Strumenti
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Persone
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Processi
Gli strumenti di Project Management Agile
Questi rispondono alla necessità di condividere in tempo reale le informazioni utili per il progetto permettendo così ai manager, ai membri dei team progettuali, agli stakeholder e ai consulenti per ottenere i migliori risultati dai loro progetti.
Questo porta alla creazione di una community virtuale di progetto con discussioni collegate agli elementi del progetto, gestita in ambiente web 2.0
Questo approccio si propone di integrarsi con la metodologia di gestione progetto prescelta e in aree parole potremmo sintetizzare:
PM 2.0 = Project Management esistente + collaborazione a distanza
In particolare l’applicazione dell’approccio agile, partecipativo e adattivo, allo sviluppo di un prodotto fisico, può essere facilitata grandemente da strumenti di PM2.0.
Differentemente dal caso dello sviluppo di prodotti software dove il product owner svolge un ruolo prioritario nel definire le storie da sviluppare che vengono affinate fino renderle pronte per lo sviluppo (ready), nel caso di prodotti fisici, i membri del team scrivono direttamente la maggior parte delle storie che concordano con il Product Owner.
Team di sviluppo Agile: Le persone
In questo senso di fatto tutto il team di sviluppo acquisisce competenze maggiori nella gestione del backlog e in definitiva nella gestione agile del progetto.
A questo punto diviene necessario che lo strumento software abiliti la metodologia e per fare questo ritengo debba essere “collaborativo“, che si concentri sull’intelligenza collettiva favorendo l’auto-organizzazione dei team, la leadership del progetto e la produttività come fattori di successo del progetto.
In particolare sulla base dell’esperienza maturata in più di 15 anni di impegno di strumenti di pianificazione web, le persone dei team diventano attori principali della pianificazione.
In maniera simile alla necessità di conoscere la lingua inglese ad un livello sufficiente per essere autonomi, per lavorare in team, spesso con persone in sedi diverse, oggi è necessario avere conoscenze elementari di gestione dei progetti.
I sistemi di Project Management, nella versione 2.0, non si rivolgono più a specialisti ma direttamente ai team di sviluppo, e per questo devono avere:
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- Una efficace ed efficiente visibilità immediata dei progetti, con tabelloni elettronici vicini a quelli cartacei che si impiegavano con la gestione manuale. In tale modo le persone del team possono auto-organizzarsi e creare, modificare e spostare facilmente gli elementi del progetto. In particolare la gestione visuale del backlog secondo la modalità dello story mapping ho visto che è apprezzata da tutti i team con i quali ho lavorato
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- Una modalità di condivisione in tempo reale delle informazioni direttamente collegate agli elementi del progetto e del backlog in particolare. Questo avviene associando a ciascun elemento del progetto dei blog con link a sistemi documentali, Wiki, PLM (gestori della documentazione di prodotto e del ciclo di vita dello stesso)
Inoltre questo software deve promuovere l’Intelligenza collettiva, ossia permettere alle persone di lavorare insieme in un’intersezione di obiettivi comuni, di pianificare, di risolvere problemi, di pensare in modo astratto, di comprendere idee, di usare un linguaggio comune e di imparare.
Sugli altri requisiti che questi strumenti software devono avere tornerò con un altro articolo