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Motivazione necessaria per l’economia creativa

L’economia attuale è quella creativa dove, pensatori ed esecutori, lavorano insieme in team.

Si tratta quindi di lavori molto creativi che differiscono da quelli più ripetitivi che caratterizzano l’economia industriale.

Nell’economia industriale i compiti sono prevalentemente di tipo algoritmico e sono caratterizzati da flussi di lavoro con istruzioni prestabilite.

Nell’economia creativa invece i compiti sono prevalentemente di tipo euristico e sono caratterizzati dalla necessità di sperimentare diverse alternative e di trovare nuove soluzioni. I lavori creativi rientrano in questa tipologia.

Che motivazione occorre alle persone con compiti creativi?

Daniel Pink, con il suo rivoluzionario libro Drive, edito in italia da Ayros, parla dei sorprendenti studi scientifici su ciò che ci motiva nel lavoro e nella vita.

Daniel Pink ci parla di 3 tipi di motivazione:

  • Motivazione 1.0 
  • Motivazione 2.0 o motivazione estrinseca 
  • Motivazione 3.0 o motivazione intrinseca

La motivazione 1.0 risponde ai bisogni primari come mangiare e dormire.

La motivazione estrinseca è esterna alla persona ed è caratterizzata da sistemi premianti e punitivi in funzione dei risultati raggiunti. Questo approccio è noto come quello del bastone e della carota ed è nato per gestire compiti ripetitivi o algoritmici.

La motivazione intrinseca è interna alla persona ed è caratterizzata da una costruzione interiore. Funziona molto bene per i compiti di tipo euristico.

Purtroppo oggi le organizzazioni sono ancora prevalentemente basate sul comando e controllo e applicano quindi la motivazione estrinseca.

Queste organizzazioni non riescono ad adattarsi ai cambiamenti che caratterizzano il mondo di oggi.

 

Motivazione necessaria per l’economia creativa

 

La soluzione per l’economia creativa consiste nell’avere persone intrinsecamente motivate, che lavorano in team per fronteggiare la complessità dei compiti creativi.

La motivazione 2.0 chiede accettazione e una sostanziale obbedienza.

La motivazione 3.0 chiede coinvolgimento perché solo in questo modo le persone si attivano.

Pink identifica 3 elementi alla base della motivazione 3.0:

  • autonomia, ossia capacità di scegliere come le attività possono essere sviluppate
  • padronanza, ossia il processo di diventare abili in una data attività;
  • senso di scopo, ovvero il desiderio di dare un contributo importante con la propria attività.

Nella mia esperienza con i team agili di sviluppo di prodotti fisici ho vissuto la crescita della motivazione intrinseca delle persone coinvolte.

Ritornerò con i prossimi articoli sugli elementi alla base della motivazione intrinseca e su come sia possibile svilupparli in azienda. 

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