Oggi, quando si progettano i prodotti, fra i tanti aspetti del design for x, sono sempre più importanti quelli della sostenibilità ambientale (livello di miglioramento dell’ESG).
A questi requisiti è occorre tenere conto delle valutazioni ambientali del ciclo di vita del prodotto (LCA o Life Cycle Assessment) ed in particolare:
- La comparazione delle possibili soluzioni
- L’individuazione dei fattori critici di impatto
- La verifica del raggiungimento degli obiettivi
I requisiti per la sostenibilità ambientale sono tanto più efficacemente raggiungibili quanto più emergono all’inizio del progetto.
In maniera opposta le valutazioni ambientali sono più facili da fare se il prodotto è in un avanzato stato avanzato di sviluppo.
Ad esempio gli aspetti dello smontaggio per il riciclaggio, sono verificabili meglio con elementi fisici.
Purtroppo questi due aspetti sono particolarmente difficili da perseguire quando si impiegano le logiche di sviluppo sequenziali o a cascata.
L’approccio Agile adattato ai prodotti fisici, grazie alla forte sovrapposizione delle fasi, permette che requisiti e valutazioni d’impatto possano essere portati avanti insieme.
Fra i tanti casi di sviluppo Agile di prodotti a basso impatto ambientale ricordo quello dei trasportatori a rulli, fatto con uno dei miei team.
Per le motorizzazioni di questi trasportatori è stato relativamente facile passare da motoriduttori a vite senza fine, con basso rendimento, a riduttori ad ingranaggi ad alto rendimento.
Questo ha permesso di avere motori elettrici di minore potenza.
Per le strutture portanti sono stati portate avanti in parallelo alcune soluzioni alternative (set di soluzioni concorrenti), fra le quali in particolare
- Strutture costituite da estrusi di alluminio, con profili specifici a disegno, e anodizzati.
- Strutture in lamiera tagliata con laser di precisione, piegata e zincata a caldo.
Durante la costruzione abbiamo sviluppato diversi “pretotipi” al fine di poter validare le soluzioni dal punto di vista della costruibilità, della montabilità e dell’impatto ambientale durante l’intera vita del prodotto.
Approfondendo l’analisi il team ha scartato soluzioni apparentemente molto promettenti, come quelle di alluminio estruso, perché gli scarti di lavorazione dovuti al taglio su misura, sono risultati molto rilevanti.
Non abbiamo considerato accettabile l’eccesso di sfrido, sebbene riciclabile, degli estrusi di alluminio prodotti con lunghezza fissa.
Tutto il progetto è stato inoltre mirato a rendere possibile il riciclaggio dei componenti a fine vita del prodotto, mirando a separare facilmente i diversi materiali.
Minimizzare il numero dei componenti significa facilitare anche lo smontaggio e il successivo smaltimento.
I fissaggi ad incastro degli elementi plastici, senza rivettature o viti, permettono un facilissimo riciclaggio dei componenti senza che rimangano parti residue.
Abbiamo costruito diversi pretotipi e in alcuni casi veri prototipi della parti in plastica, con l’additive manufacturing.
Solo in questo modo è stato possibile validare in pratica la loro montabilità e la loro smontabilità.
In altre parole l’Agile Design, con l’impiego sistematico di pretotipi, ci ha permesso uno sviluppo di prodotti con basso impatto ambientale, in tempi molto ridotti rispetto all’approccio classico a cascata.
Lavorando in team con diversi fornitori abbiamo scoperto cose, che non immaginavamo, sull’impatto di alcune soluzioni progettuali.