Ho concluso da poco 2 workshop su l’agilità dedicati ai primi livelli della management.
Si è trattato di 2 aziende che producono prodotti con contenuto di tecnologia.
Sono realtà molto diverse fra loro e in entrambi i casi abbiamo ricevuto il feedback positivo dei partecipanti, perché i workshop sono stati calati nel contesto aziendale.
Fare questo è importantissimo perché io, e il team con cui lavoro, siamo in grado di conoscere meglio l’azienda durante il workshop stesso.
E’ importante che ogni elemento formativo o esperienziale sia contestualizzabile da parte delle persone che partecipano al workshop.
In questo modo non si chiede alla persone di fare astrazioni o collegamenti logici e l’apprendimento è molto facilitato.
Uno degli strumenti più efficaci che impieghiamo è quello della “Quadro Strategico”.
E’ descritto in un libro famoso “Strategia oceano Blu” e ci permette di fare emergere, grazie ai partecipanti, i 5-7 fattori chiave, necessari all’azienda per competere nel mercato in cui opera.
Il passo successivo è quello di comprendere in quale modalità questi fattori strategici potrebbero essere affrontati.
Desidero parlare non tanto del metodo del quadro strategico, quanto della modalità e dei vantaggi di contestualizzare un percorso sull’agilità.
Le persone presenti possono guardare l’intera azienda con una prospettiva più ampia del solo processo di sviluppo di un prodotto.
L’approccio agile non riguarda infatti solo il processo di sviluppo di un prodotto, ma l’intera azienda.
Ci sono 6 fattori che possono favorire o impedire l’agilità in azienda:
- Lo stile di leadership e di gestione aziendale partendo dai vertici
- La cultura organizzativa
- La struttura organizzativa
- Le persone e la loro motivazione o impegno
- Il modo con cui gestire il business e i budget
- La modalità di lavoro
Un classico approccio agile si concentra nella modalità di lavoro dei team, e cioè sul sesto fattore.
Per esperienza vissuta sul campo, la modalità di lavoro agile dei team può nascere e svilupparsi solo se i 5 fattori che la precedono favoriscono questo approccio.
Con il quadro strategico ci alziamo dal solo processo di sviluppo dei prodotti e spingiamo la direzione aziendale e i capi intermedi, a guardare i fattori competitivi.
Ciascun fattore competitivo può spingere interventi organizzativi ed eventuali applicazioni dell’agilità.
Il ritorno che ci stanno dando le persone coinvolte sono molto positivi.
Questa contestualizzazione aiuta le persone coinvolte a guardare aspetti dell’azienda che prima non vedevano in modo così olistico o integrato.
Questo aiuta noi a comprendere la realtà che abbiamo di fronte e, come eventualmente, costruire insieme a loro un abito agile su misura.