Presentazione di Claudio Saurin con moderatore Roberto Raguseo
Sviluppare prodotti al giorno d’oggi è veramente una sfida, perché occorre disporre di un approccio che permetta di adattarsi ai cambiamenti che avvengono durante lo sviluppo stesso. La pianificazione deve essere quindi adattiva.
La pianificazione adattiva non può prescindere dalla definizione di una tabella di marcia caratterizzata da appuntamenti rilevanti o milestone.
Alcuni di questi appuntamenti sono fondamentali per poter proseguire con il progetto perché vedono coinvolti gli sponsor e i finanziatori del progetto che hanno bisogno di ricevere le informazioni necessarie per autorizzare i necessari investimenti.
L’approccio Agile, iterativo e incrementale è un approccio adattivo che, in particolare per i prodotti fisici, deve quindi integrare diversi punti di verifica, alcuni dei quali rappresentano dei veri e propri cancelli o sbarramenti da superare per proseguire con lo sviluppo.
In particolare dopo una fase iniziale di Concept o Analisi di Fattibilità è necessario passare ad una fase di sviluppo progettuale e fisico integrati fra loro che richiede investimenti anche importanti. Ecco perché questo passaggio necessariamente richiede la verifica del Concept da parte degli stakeholder più importanti, per sbloccare le necessarie autorizzazioni di spesa.
In questo ci vengono aiuto alcuni elementi dell’approccio Waterfall ed in particolare il piano dei milestone e la logica Stage and Gate ridotta allo stretto necessario per sbloccare gli investimenti necessari.
Lo sviluppo dei prodotti di oggi specialmente quelli “smart” che contengono elementi di automazione richiedono team multidisciplinari che spesso coinvolgono persone non collocate nella stessa sede fisica.
I tabelloni con la visualizzazione del flusso del lavoro all’interno di una iterazione o semplicemente a fianco del lavoro fisico di costruzione del prodotto in sviluppo sono di chiara ispirazione Lean.
All’interno dell’approccio agile il framework Scrum (con i ruoli e gli eventi introdotti) e lo User Story Mapping (per gestire le cose da fare o Backlog) sono protagonisti assoluti.
Gli approcci del Project Management 2.0, e cioè dell’impiego dell’ambiente WEB 2.0 per la gestione dei progetti, e che enfatizza la comunicazione in un ambiente digitale abilitando di fatto le “Community virtuali di progetto” sono oggi indispensabili per ridurre le e-mail destrutturate che si impiegano per comunicare.
L’approccio “elastico” basato sull’Agilità che integra elementi di Waterfall, di Lean e di Project Management 2.0 è la soluzione che penso più adatta per lo sviluppo veloce dei prodotti fisici.