In questo articolo affronto la tematica dell’introduzione di tecnologie digitali completamente nuove per l’azienda, o che costituiscono un salto importante di funzionalità rispetto alla situazione precedente (innovazione dirompente o disruptive).
Rispetto alle innovazioni incrementali, descritte nel mio precedente articolo “Le persone e la digital transformation“, difficoltà che in questo caso si incontrano sono molto più alte.
Per descrivere questo processo di cambiamento trovo molto utile partire dal modello di diffusione delle innovazioni, formulato da Everett Rogers.
Questo modello è adatto anche a descrivere la diffusione delle innovazioni all’interno delle aziende.
Secondo questo modello solo un ristretto 16% della popolazione, costituito da Pionieri e Utilizzatori Precoci, è favorevole all’adozione delle novità.
- I Pionieri (Pioneers o Innovators) sono degli entusiasti e in molti casi dei veri appassionati delle innovazioni. Sono spesso disposti a provare qualsiasi cosa. Ho incontrato persone di questo tipo nelle aziende e sono spesso acuti osservatori anche dei trend tecnologici.
- Gli Utilizzatori Precoci (Early Adopter) sono aperti al cambiamento ma hanno bisogno di vederne i benefici. Sono molto concreti e per questo sono i migliori opinion leader, e per questo sono molto ascoltati.
Vi è poi una maggioranza, pari al restante 84% della popolazione, che non è favorevole all’innovazione, cioè è sostanzialmente conservativa.
Per fortuna la maggioranza non è una massa omogenea ma è a sua volta costituita da 3 gruppi.
- Maggioranza Precoce. Sono persone in genere aperte al cambiamento di fronte alla dimostrazione di quanto il cambiamento sia positivo ed utile per loro e per l’azienda. Cavalcano il cambiamento dopo aver ascoltato le testimonianze degli early adopters.
- Maggioranza Ritardataria. Sono persone esitanti e poco propense al cambiamento. Adottano il cambiamento solamente quando i precedenti gruppi lo hanno fatto. Ho visto che spesso lo fanno per quieto vivere.
- Ritardatari. Sono persone restie al cambiamento. Fanno una opposizione estrema fino anche a lasciare l’azienda. Cambiano solo quando non c’è altra scelta per loro. Ho visto che alcune di loro conservano nel tempo il rimpianto per la situazione precedente.
I gruppi dei Pionieri e degli Utilizzatori Precoci sono gli agenti del cambiamento ideali ed è fondamentale coinvolgerli nelle fasi iniziali di una digital transformation.
Per prima cosa, occorre identificare gli opinion leader o influencer che vengono ascoltati dai colleghi e che appartengono a questi due gruppi.
Solamente parlando con le persone sia operative che con i manager si possono identificare queste persone, che nelle organizzazioni sono più ascoltate e più rispettate.
Occorre prestare molta attenzione anche agli opinion leader “conservatori” che argomentano molto bene sui vantaggi del continuare con la situazione esistente.
Un prudente colloquio con queste persone, per sondare le loro reazioni a possibili introduzioni di nuove innovazioni, specialmente se digitali, ho sperimentato che è molto utile.
In particolare aiuta a comprendere possibili aspetti negativi che gli entusiasti non riescono a vedere.
Una volta individuate queste persone dei primi due gruppi è necessario coinvolgere e verificare la loro reazione e la loro eventuale disponibilità a mettersi in gioco nello sperimentare queste nuove tecnologie.
Senza di loro il cambiamento è destinato ad un fallimento
Ma da soli non bastano!
L’ho verificato personalmente sul campo e ritornerò sull’argomento nella mia prossima newsletter.