Lo sviluppo Agile di un prodotto fisico o hardware avviene con team cross funzionali, capaci di sviluppare in parallelo diverse idee progettuali, trasformandole in prodotti parziali o loro simulacri d alto valore aggiunto della conoscenza aziendale.
Questo sviluppo incrementale viene fatto per poter validare le idee progettuali ancor prima di costruire il prodotto nella sua interezza.
Il grande vantaggio, che verifico costantemente con i diversi team che affianco nello sviluppo di prodotti fisici, è che questa modalità consente realmente di fare la progettazione concorrente, di cui il design for X è un aspetto fondamentale.
Realizzazione fisica del prodotto
La realizzazione fisica di parti del prodotto, consente di infatti approfondire diversi aspetti della industrializzazione che vanno a integrare quelli più legati alle funzionalità.
Vi è quindi una realizzazione continua di elementi fisici, necessari per proseguire, in maniera iterativa e incrementale verso il traguardo.
Questo è molto vicino ad una modo artigianale di fare le cose, dove i concetti di base sono:
- la costruzione di un parti singole e uniche
- la logica della costruzione fisica per mettere meglio a fuoco le idee.
Ho visto in pratica che anche nella costruzione di prodotti industriali, i gemelli digitali che vanno dai modelli CAD3D ai simulatori, molto spesso, non sono in grado di dare risposte quanto un prodotto fisico.
Pensare ad esempio alla montabilità di elementi di un prodotto in spazi molto ristretti, è molto difficile da fare rimanendo in un mondo virtuale.
Costruire oggetti fisici identici o molti simili a quello finale consente di risolvere in modo più pratico la cosa, dando spunto a soluzioni molto difficili da individuare con gli strumenti CAD.
Realizzare un campione del prodotto
Poter realizzare velocemente un campione del prodotto con la stampa 3D, fatto a mano, o con moderne macchine utensili a controllo numerico, permette a chi lo sta creando, di avere un immediato riscontro delle proprie idee.
Le idee si validano facendo degli esperimenti pratici, per i quali occorre progettare e realizzare le attrezzature necessarie.
Occorre quindi uscire dagli schemi di una produzione industriale classica progettata per produrre in maniera ripetitiva prodotti consolidati.
E’ come tornare ad una bottega creativa, per certi versi simile a quelle del rinascimento dove l’opera d’arte non veniva costruita al primo tentativo ma attraverso successivi ritocchi o rifacimenti.
In maniera simile operano le botteghe artigiane che vedono nell’artigiano sia l’ideatore che il costruttore dell’opera.
All’interno dell’economia creativa di oggi, la singola persona è inadeguata a fronteggiare da sola la sfida dello sviluppo di prodotti, che integrano diverse discipline tecniche e richiedono una cooperazione senza precedenti.
Lavorare in team diventa quindi una necessità per fronteggiare la complessità dello sviluppo dei prodotti di oggi.
I gemelli digitali e le tecnologie di costruzione oggi disponibili sono così potenti che permettono di estendere le capacità umane, quasi come fossero delle protesi che aumentano la nostra possibilità di immaginare i prodotti.
Tecnologie al servizio dell’uomo
Sto quindi parlando di un artigianalità dove le tecnologie sono al servizio dell’uomo, e dove l’approccio agile rende sostenibile una modalità di lavoro che vede lavorare fianco a fianco progettisti e costruttori, rendendo in molti casi difficile distinguere i due ruoli.