Durante i miei workshop sullo sviluppo agile dei prodotti fisici o hardware, incontro spesso persone che hanno già sentito parlare di Agile o che vengono da percorsi sull’agilità applicata al software.
Inevitabilmente queste persone mi chiedono di fare un esempio di un MVP (Minimum Viable Product), o Minimo Prodotto Utilizzabile sia in ambito software in in ambito hardware.
Per spiegare cosa sia un MVP (Minimum Viable Product) impiego la metafora, usata nel mondo Agile, di una persona alla ricerca di un mezzo per muoversi, che valuta due possibili proposte alternative. La persona vorrebbe un’auto.
- La prima proposta è quella ricevere un’auto a livelli di completezza crescenti, ma sempre non utilizzabili dal cliente. Il cliente non può accettare soluzioni intermedie, perché non danno una risposta alla sua domanda di mobilità, così deve attendere il completamento del prodotto.
- La seconda proposta è quella di ricevere un prodotto che nasce come uno skateboard, per evolvere in un monopattino, poi in una bicicletta, poi in uno scooter per divenire infine un’auto. In questo modo il cliente può risolvere in maniera sempre più soddisfacente il suo bisogno di mobilità. La soluzione accettabile per il cliente costituisce l’MVP.
Questo significa che, acquistando un prodotto dotato di software ancora in sviluppo, questo riceverà diversi aggiornamenti del software che, rilascio dopo rilascio, aumenteranno le funzionalità del prodotto senza onerosità per il cliente.
Questo è qualcosa che verifichiamo tutti noi, con le nostre app e con i software, che ricevono costanti aggiornamenti inclusi nel contratto di stipulato con il fornitore dello stesso.
La prima volta che ho provato a fare un esempio di MVP di un prodotto hardware confesso che sono andato in crisi.
Gli esempi che ho fatto sono quelli di un prodotto che sia aggiornabile dal cliente stesso, acquistando moduli aggiuntivi di facile installazione, che portano ad una evoluzione del prodotto (upgrade).
Questi upgrade fanno evolvere il prodotto, ma in quantità limitata dalla condizione che sia sostenibile, per l’utilizzatore, effettuare l’upgrade stesso.
Nessuno penserebbe infatti di portare più volte un prodotto, presso un centro assistenza della società che lo ha sviluppato, per avere un aggiornamento.
Nemmeno a pagamento questa operazione sarebbe conveniente perché, in moltissimi, casi i prodotti vengono realizzati all’interno di linee attrezzate di montaggio molto efficienti.
Anche a pagamento i costi possono essere molto superiori all’aumento di valore per il cliente, che l’aggiornamento porterebbe.
Ricordo in proposito gli aggiornamenti del mio MAC passando da Hard Disk meccanico ad Hard Disk allo stato solido. La manodopera e il tempo richiesto sono stati comunque rilevanti e il costo del componente sostitutivo era solo una parte del costo complessivo.
Queste campagne di rientro sono costosissime e si fanno solo nel caso di aggiornamenti necessari per ragioni di sicurezza.
Questo è invece possibile, in ambito B2B, nel caso di clienti appartenenti al gruppo dei pionieri e degli early adopter, che sono veri e propri “sparring partner” nello sviluppo di nuovi prodotti.
In questo caso si possono portare aggiornamenti del prodotto magari in concomitanza con le attività di manutenzione programmata.
A parte questi due casi, nello sviluppo di un prodotto hardware i Pretotipi che validano le idee e le soluzioni di sviluppo sono per me l’esempio di MVP.
Con i pretotipi si rende inoltre possibile la logica TDD (Test Driven Development), usata nel software per lo sviluppo di elementi del prodotto.
In più occasioni abbiamo infatti validato sottosistemi dei prodotti in sviluppo, presso clienti disponibili provarli sui macchinari in loro possesso, opportunamente adattati per riceverli.
Il pretotipo è indicativo di un mindset, e infatti i miei team hanno interiorizzato che, quando si progetta un sottosistema fisico, occorre pensare anche a come validarlo al più presto. Si fa questo, quando possibile con i gemelli digitali.
Quando non è possibile occorre progettare un Pretotipo, rappresentativo del prodotto, la prova di validazione con le relative attrezzature di laboratorio o presso clienti “sparring partner”.
I penso che pretotipi siano forme di MVP del mondo dei prodotti hardware.
I pretotipi rendono possibile l’approccio di sviluppo guidato dai test (TTD) nel mondo dei prodotti fisici.