Replanet è una piccola S.r.l. calabrese nata nell’ambito del management energetico, che progetta e realizza applicazioni tecnologiche finalizzate a un uso razionale delle risorse ambientali ed energetiche.
L’azienda è sensibile alle tematiche ambientali, e in questo senso operano i suoi Energy Manager e la struttura tecnica, composta da 12 persone.
Molte commesse cliente da gestire, ognuna in modo personalizzato e allo stesso tempo sostenibile, bilanciando il carico di lavoro multi-progetto nel rispetto delle scadenze pianificate.
Rendere possibile una pianificazione flessibile in grado di far fronte ai frequenti cambi di priorità derivanti dagli imprevisti che emergono nei diversi cantieri.
Dal 2007 l’obiettivo di Replanet non è vendere un prodotto, ma cucire su misura progetti di risparmio energetico attorno alle necessità dei clienti. Per questo motivo i suoi processi di lavoro sono raramente standard, e richiedono tanto una forte propensione all’adattamento quanto un’intensa comunicazione tra i membri del team. Proprio perché la sostenibilità secondo Replanet dovrebbe permeare anche le modalità di lavoro, il management ha preso in considerazione l’approccio agile come un utile strumento per favorire la gestione dei processi e dei carichi lavorativi.
I progetti in generale sono relativamente brevi, con una durata prevalente che va da 1 a 3 mesi e qualche caso che arriva all’anno. Questo ci ha spinti a considerare l’approccio agile semplificato o “Easy Agile”, già descritto nel secondo dei tre esempi riportati nel Capitolo 13.
Le iterazioni hanno cadenza settimanale, e le persone lavorano solo part time su un progetto, gestendo quindi un carico multi-progetto. Il tutto avviene con un approccio semplificato per gestire Sprint, Sprint Review e Retrospettive.
All’interno dell’organizzazione Carmela Guarascio, con una pregressa esperienza nella facilitazione dei processi e dell’innovazione, si è messa in gioco come agente del cambiamento, a totale disposizione dei team.
Stiamo sperimentando ormai da diversi mesi questo approccio, che include anche una gestione agile di cantiere con i tabelloni dei Flash Meeting. Il tutto è abilitato da un sistema di pianificazione web che rende sostenibile la gestione multi-progetto.
I risultati sono molto incoraggianti, secondo le parole dell’amministratore Kevin Pratticò:
Già in Replanet è diffuso un approccio ai progetti in cui tutti contribuiscono in modo condiviso alle decisioni e all’avanzamento delle attività. Questa agilità è sempre stata un punto di forza dell’azienda, sebbene perseguita in modo non così organizzato. Appena conosciuto Claudio abbiamo subito pensato che l’approccio Easy Agile da lui messo a punto nelle sue precedenti esperienze avrebbe potuto fare al caso nostro. E così è stato.
Secondo Kevin, i principali punti di forza offerti dall’approccio agile sono i seguenti:
Per il successo dell’iniziativa è fondamentale lavorare sulla motivazione delle persone coinvolte, esplicitando chiaramente e costantemente come la condivisione del carico di lavoro renda più semplice la gestione quotidiana delle attività e soprattutto la programmazione a lungo termine. Entrambe erano affidate fino a oggi all’utilizzo di più file gestionali in contemporanea condivisi sul Cloud, che dovevano essere movimentati e aggiornati all’occorrenza. Tale azione non premiava la condivisione del processo lavorativo nella sua interezza, e avrebbe potuto non gratificare al meglio il contributo di ciascuno al tutto.
La metodologia agile, specialmente in un’impresa piccola in cui diversi ruoli e competenze si sovrappongono, può pertanto aiutare nella governance dell’impresa e nella comunicazione. Pianificare e contabilizzare in modo integrato il carico di lavoro è non solo utile ma anche necessario, perché il rischio di overload è assai ricorrente.
I progetti in corso, gestiti con questa modalità agile semplificata, attualmente sono 67, e la sfida delle multi-progettualità è quella più importante.
In particolare, la soluzione trovata consiste nella gestione di un Backlog multi-progetto facilitata dall’impiego di uno strumento di pianificazione configurato per lo scopo.
In maniera simile e ulteriormente semplificata vengono gestite tutte le attività di ingegneria di vendita a supporto delle trattative commerciali.
Il tutto è reso possibile dalla partecipazione attiva delle persone, che si auto-organizzano nella gestione del lavoro sotto la supervisione di un Project Leader che svolge sempre di più un ruolo molto vicino a quello di un Portfolio Manager.
In questo modo vengono rese possibili la flessibilità e la sostenibilità necessarie.
A mio avviso questo caso può rivelarsi particolarmente interessante per moltissime realtà italiane di piccole dimensioni, dimostrando la sostenibilità di un approccio agile in questi contesti.